Una delle modifiche maggiormente effettuate dalle famiglie italiane, soprattutto nelle case di persone sopra i 65 anni di età, è la sostituzione della vecchia vasca da bagno con la doccia.
Entrare ed uscire dalla vasca infatti, benché per la maggior parte delle persone sia un gesto semplice ed automatico, per gli anziani può essere scomodo, faticoso e, soprattutto, pericoloso.
Inoltre lo stato concede ai cittadini che ristrutturano la propria casa un bonus fiscale del 50%: in pratica la metà dell’esborso economico viene rimborsata tramite dichiarazione dei redditi nei 10 anni successivi.
È quindi naturale cercare di rispondere alla seguente domanda: questo tipo di trasformazione rientra tra gli interventi previsti per usufruire delle agevolazioni fiscali?
Proviamo a scoprire tutti i dettagli della questione.
Come ti ho già spiegato nell’articolo del blog “Come trasformare la vasca in box doccia?” la trasformazione consiste in un lavoro molto veloce da realizzare e a basso impatto di invasività. Il risultato sarà quello di ritrovarsi in casa un comodo e grande box doccia nel giro di un solo giorno lavorativo, al posto della vecchia e pericolosa vasca.
Altro vantaggio, inoltre, è quello di non dover smantellare il bagno e di non dover impazzire per reperire i rivestimenti delle pareti (le piastrelle) da applicare nella zona dove prima c’era la vasca.
Il brevetto Tecnobad, infatti, prevede che la parete venga rivestita da un apposito elemento coprente, facile da pulire ed esteticamente gradevole da vedere.
Ed in più potrebbe essere un intervento detraibile fiscalmente…
Generalmente la sostituzione della vasca con il box doccia rientra tra gli interventi di ristrutturazione ordinaria. L’intervento è equiparato a quello della classica sostituzione dei sanitari del bagno.
Proprio per questo motivo purtroppo, non è possibile godere della detrazione del 50% previsto per gli interventi di ristrutturazione edilizia delle abitazioni.
Tuttavia ci sono dei casi in cui la sostituzione della vasca con la doccia è detraibile fiscalmente e cioè quando contestualmente vengono sostituiti gli scarichi e alcune parti idrauliche presenti nell’impianto.